lunedì 23 novembre 2015

Le 5 cose che non sopporto di Facebook

Lo premetto, io su FB ci vado spesso, mi rilassa. Non sto qui a dire che i social network hanno aumentato le distanze tra la gente, che hanno rincretinito la persone, perché ogni cosa se usata nel modo giusto non è dannosa. Inutile anche aggiungere che ognuno usa questo mezzo come vuole, ad ogni modo ecco la mia personale lista delle 5 cose che non sopporto di Facebook.

1 - I profili condivisi.

Se ho una conversazione con una persona, vorrei essere certa che quanto scritto rimanga tra me e lei. Il fatto che un fidanzato/compagno/amico possa accedere in qualunque momento mi inquieta. Ma lo ammetto, le mie conversazioni non sono interessanti quindi leggetele pure...

2 - Le foto di bambini.

Adoro, amo i bambini, ma non sopporto l'idea che vengano esposti come trofei. I miei nipoti quando compaiono, e se compaiono, vengono oscurati con uno smile o qualcosa di simile, perché magari desidero condividere quel momento di gioia ma non ritengo giusto mostrare il loro volto. Capitolo a parte sono i nascituri, mostrati senza pudore ancora "in camicia" ovvero con la patina bianca che li ricopre appena dopo il parto. Ti sparano nella home facce prugnose e sei costretto a scrivere che beeeeeeeeeeeello! Anche la mia adorata nipote quando è nata era prugnosa, passare da uno spazio di 10 cm non è una passeggiata, ma il suo dolce e rugoso visino può interessare me e i parenti stretti, ma gli altri sinceramente che se ne fregano? Prendetene coscienza please.

3 - Metti mi piace se...

Metti mi piace se hai un cuore, metti mi piace se anche tu vuoi tale politico fuori dal parlamento, metti mi piace se non sei gay. Pericolose derivazioni sono: se non lo condividi non hai un cuore, per ogni like un euro verrà devoluto a tal dei tali, se pensi che questa bambina sia una principessa metti like ecc... Le immagini sfruttate, e sottolineo il termine sfruttate, ritraggono di solito bambini in chemioterapia, o con cancro terminale, cadaveri, cuccioli maltrattati, bambini affetti dalla sindrome di Down. Ok... ma il senso di tutto ciò? Serve che io condivida la triste immagine di un cucciolo schiacciato da un camion per dire che sono contro l'abbandono degli animali? Io questa la chiamo pornografia dei sentimenti.

4 - Manie di persecuzione.

La tua invidia è la mia fortuna, lui è solo mio, mi parli alle spalle perché di parlare in faccia non hai il coraggio ecc. Questi link, tratti da orripilanti pagine con grafiche realizzate mischiando effetti a casaccio e prendendo gif sgranate dal web, vengono pubblicati senza specificare a chi si riferiscano. Spesso la gente si sente invidiata, perseguitata, e crede che la loro felicità faccia schiattare d'invidia gli altri comuni mortali, che non hanno avuto la fortuna di conoscere un ammmore bello e forte come il loro, che non possono permettersi un viaggio a Londra come loro, che sono grasse e brutte e non belle e sexy come loro. Io per questi link ho solo una risposta, anzi è più una domanda: ma chi ve se incula?

5 - La bella stronza.

Perchè è diventato di moda essere una "bella stronza"? Ormai i profili sono pieni di ragazze che si dichiarano belle ma toste. Sono una principessa ma so essere anche una combattente. Insomma, non innamorarti di me, sono dark, dietro la mia bellezza nascondo una forza mascolina, dico le cose in faccia, e so essere una grande stronza.
Queste manifestazioni plateali di forza, che le donne spesso condividono per dare un chiaro messaggio ai corteggiatori, potrebbero a parer mio scoraggiare i pretendenti. Più che davanti a delle ragazze sembra di trovarsi di fronte ai cattivi di Kenshiro... se fossi un uomo fuggirei.

Una menzione speciale meritano le frasi attribuite a personaggi famosi, che di certo non le hanno mai pronunciate.
- Tu mi vedi ridere ma non sai cosa ho dentro.
- Se non conosci la mia vita non parlare.
- Le ossa diamole ai cani.

Alla prossima.


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